Insegnante: Matteo Camponero
Armonia e Contrappunto
Alla base della composizione musicale è la conoscenza dell’Armonia che, esercitata attraverso la compilazione di bassi e canti a quattro voci, trova la sua massima espressione nell’armonizzazione dei Corali.
Da qui lo studio si sviluppa nella direzione cosiddetta “figurata” che attraverso lo studio del Contrappunto, relazione polifonica fra le voci, raggiunge la sua massima forma nella Fuga.
Questo studio, antico e rigoroso, è la chiave per la conoscenza di questa disciplina che ogni compositore degno di tale titolo ha dovuto affrontare.
Canto e pianoforte, Romanza senza parole
Importante formazione per lo studio della composizione è la scrittura per pianoforte, sia nell’accompagnare una melodia vocale, sia nello scrivere un pezzo e saperlo sviluppare, esattamente come una Romanza.
Da qui le basi formali di ogni tipo di scrittura che andrà poi a intraprendere il percorso della strumentazione e della orchestrazione.
La forma Sonata e le Variazioni
Quando ascoltiamo quei brani dalle molteplici atmosfere, come il primo tempo della quinta sinfonia di Beethoven o della 40 di Mozart, siamo di fronte al più sublime utilizzo della forma Sonata, struttura consolidata nel classicismo e protratta tutt’ora per l’efficacia e bellezza della sua struttura e soluzioni.
Lo studio di questa forma è applicabile ad ogni tipo di strumentazione ed organico e consente lo sviluppo di più idee nello stesso brano, mantenendo la coerenza e la solidità di questo.
Altrettanto importante è l’esercizio della tecnica della Variazione, da qui il passo dallo studiare al divertirsi è molto breve e, come i più grandi maestri insegnano, la fantasia è infinitamente libera di esprimersi: le risorse di un tema e i suoi elementi possono sorprendere nella possibilità di generarsi, rigenerarsi, disintegrarsi per poi ricostruirsi, attraverso gli stili, le forme, i linguaggi e le estetiche.
La Strumentazione e l’Orchestrazione
Mezzo indispensabile per il compositore è la conoscenza più dettagliata possibile degli strumenti e delle loro potenzialità. Questo importante studio consente la libertà nel poter scegliere i timbri e dunque i colori utili a tradurre un proprio sentimento o atmosfera in musica, così come un pittore con la sua tavola di colori.
Questo procedimento, che parte dalla scrittura cameristica può raggiungere quella sinfonica, dando sfogo alle espressioni più monumentali a cui si possa ambire, compresa l’opera lirica.
Mezzi necessari ad intraprendere gli studi di Composizione:
Primo fra tutti è la conoscenza della teoria e del solfeggio, indispensabile alla lettura della musica e al sapercisi orientare comodamente.
Altresì importante è lo studio del pianoforte, strumento di lavoro in grado di poter sintetizzare qualsivoglia idea musicale.
Proposta formativa:
Il corso è articolato in lezioni settimanali individuali di un’ora o in collettive (tre persone) di due ore.
La lezione consiste nella spiegazione iniziale della materia e nella correzione successiva delle composizioni, materiale prezioso all’approfondimento e al miglioramento delle proprie capacità di scrittura.
Nel caso l’allievo abbia necessità di apprendere la teoria e il solfeggio o la tecnica di lettura al pianoforte è possibile dedicare momenti di approfondimento, ma è consigliabile lo studio preventivo è.
Ogni due mesi è possibile un confronto con i propri compagni di corso, svolto in una lezione collettiva in cui poter prendere visione e coscienza della scrittura altrui.
Il corso può essere di formazione ad un livello propedeutico, preaccademico per prepararsi all’ammissione in Conservatorio oppure professionale, comprendendo tutte le discipline succitate a prescindere dagli obiettivi di ammissione in Conservatorio.